IL TESTO DEL NUOVO “REGOLAMENTO EUROPEO PRODOTTI DA COSTRUZIONE (CPR) 2024”

Nel contesto del Regolamento Europeo sui Prodotti da Costruzione (CPR), il campo di applicazione si riferisce alle categorie di prodotti da costruzione a cui si applicano le disposizioni del CPR. Queste categorie includono materiali da costruzione, prodotti prefabbricati, prodotti per la protezione antincendio, prodotti per l’isolamento termico e acustico, e altri elementi utilizzati nelle costruzioni. In sostanza, il campo di applicazione definisce quali prodotti devono conformarsi alle norme armonizzate e ottenere la marcatura CE e riguarda i prodotti progettati per essere installati in modo permanente nelle opere di ingegneria civile, come edifici, ospedali e cinema. Segnatamente, il CPR si applica a tutti i prodotti da costruzione compresi gli infissi, i pavimenti ed i cavi elettrici senza limiti di tensione e tipo di conduttore. L’obiettivo del CPR è garantire la libera circolazione dei prodotti da costruzione nell’Unione Europea e salvaguardare il mercato da prodotti non conformi. 

Il Parlamento Europeo ha adottato in prima lettura il testo del nuovo “Regolamento Europeo Prodotti da Costruzione (CPR) 2024” il 10 aprile 2024. Il Regolamento è strutturato in 94 articoli e 10 allegati e possiede in appendice una utilissima tabella di corrispondenza tra i nuovi articoli e quelli precedentemente contenuti nel Regolamento UE 305/2011.

L’autunno prossimo vedrà prima la definitiva approvazione e poi la conseguente pubblicazione.

Va sottolineato lo sforzo legislativo contenuto nel nuovo Regolamento che è il frutto di molte esperienze e valutazioni di efficacia sviluppate da quando fu pubblicato il Regolamento UE 305/2011 e per due anni sarà ancora possibile l’emissione di norme armonizzate e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea (GUE o OJEU) sulla base del vecchio CPR REG. UE 305/2011. Sono stati già emessi mandati verso il CEN per operare in questo senso sulle norme che riguardano i prefabbricati strutturali in calcestruzzo e le strutture metalliche, che conterranno già, nella nuova edizione, i requisiti sull’uso sostenibile delle risorse naturali.

Fintanto però che le norme armonizzate applicabili a determinati prodotti saranno quelle pubblicate sotto il vecchio CPR, per quei prodotti vi sarà sul mercato comune una coesistenza tra il vecchio Regolamento 305/2011 (fino alla definitiva abrogazione) ed il nuovo CPR.

Il nuovo Regolamento Europeo sui Prodotti da Costruzione (CPR) 2024 introduce importanti novità per armonizzare e migliorare la tracciabilità e la sostenibilità dei prodotti da costruzione nell’Unione Europea.

Ecco schematizzati alcuni punti chiave:

  • Obiettivi: L’aggiornamento mira a accelerare la transizione verde, rendendo i prodotti sostenibili uno standard. Si adatta ai principi dell’economia circolare e promuove la trasparenza del mercato attraverso nuovi sistemi digitali;
  • Informazioni ambientali: Le aziende di prodotti da costruzione dovranno divulgare informazioni ambientali sui loro prodotti come il Global Warming Potential (GWP);
  • Marcatura CE: Il nuovo CPR prevede una sola marcatura CE per i prodotti da costruzione;
  • Passaporti digitali: Introduce un nuovo sistema di passaporti digitali per i prodotti da costruzione;
  • Incentivi per prestazioni elevate: Vengono promossi i prodotti da costruzione a prestazioni elevate.

Queste nuove disposizioni mirano a un futuro più sostenibile per il settore edilizio che contribuisce al 5,5% del PIL europeo e che sta affrontando una transizione digitale ed ecologica, ma vediamo ora quali sono i principali vantaggi del nuovo Regolamento che includono:

  • Armonizzazione: Il CPR mira a uniformare le norme e i requisiti per i prodotti da costruzione in tutta l’Unione Europea, semplificando il commercio e migliorando la coerenza normativa;
  • Tracciabilità: Il sistema di passaporti digitali consentirà una migliore tracciabilità dei prodotti, facilitando la gestione e la manutenzione nel ciclo di vita delle costruzioni;
  • Sostenibilità: L’obbligo di divulgare informazioni ambientali promuove la sostenibilità, incoraggiando l’uso di materiali a basso impatto ambientale;
  • Incentivi per prestazioni elevate: Il CPR favorisce i prodotti da costruzione a prestazioni elevate, stimolando l’innovazione e la qualità;
  • Transizione verde: Il regolamento si allinea agli obiettivi dell’economia circolare e promuove prodotti più ecologici.

Tutto questo porta con sé la consapevolezza di alcune sfide da affrontare, in primis la complessità normativa. Infatti, l’armonizzazione delle norme e dei requisiti tra i paesi membri richiede un coordinamento accurato e la comprensione delle diverse legislazioni nazionali, perché l’adozione digitale con l’introduzione dei passaporti digitali, richiede il possesso di nuove tecnologie e la formazione del personale per gestire correttamente il sistema. C’è poi la divulgazione ambientale, le aziende dovranno raccogliere e divulgare informazioni ambientali sui loro prodotti, il che potrebbe essere complesso e richiedere risorse aggiuntive, senza dimenticare un altro aspetto cruciale quale il monitoraggio ed il controllo per garantire la conformità e la tracciabilità dei prodotti che necessiterà di sistemi efficaci. In ultimo, ma non per importanza c’è la sensibilizzazione, educare gli attori del settore sulle nuove disposizioni ed i loro benefici sarà essenziale per una corretta implementazione.

In sintesi, l’implementazione del CPR richiederà inevitabilmente collaborazione, formazione e adattamento alle nuove pratiche e tecnologie.

Vediamo ora le diverse conseguenze che si troverebbero ad affrontare coloro che non dovessero rispettare il Regolamento Europeo sui Prodotti da Costruzione (CPR):

  • Sanzioni amministrative. Le autorità di vigilanza possono infliggere multe o sanzioni amministrative ai produttori che non rispettano le disposizioni del CPR;
  • Ritiro dal mercato. I prodotti non conformi potrebbero essere ritirati dal mercato o vietati dalla vendita;
  • Responsabilità civile. I produttori potrebbero essere soggetti a cause legali da parte di terzi danneggiati a causa di prodotti non conformi;
  • Danno reputazionale. La non conformità può danneggiare la reputazione dell’azienda e influenzare la fiducia dei clienti e degli investitori.
  • Perdita di opportunità commerciali. L’assenza di conformità potrebbe impedire ai produttori di partecipare a gare d’appalto o di accedere a determinati mercati.

Per evitare quindi spiacevoli conseguenze legali, finanziarie e reputazionali per i produttori di prodotti da costruzione e garantire la conformità al nuovo Regolamento vanno seguiti diversi passaggi che ora indichiamo:

  • conoscenza delle norme, quindi la chiara comprensione delle disposizioni del CPR e le specifiche applicabili ai loro prodotti;
  • classificazione dei prodotti per identificarne la classe di rischio in base alle prestazioni e destinazione d’uso, conducendo test e valutazioni per dimostrare la conformità alle prestazioni dichiarate;
  • marcatura CE da apporre sui prodotti conformi, indicando la classe di rischio e altre informazioni;
  • preparazione della documentazione tecnica, compresi i rapporti di prova e le dichiarazioni di conformità nonché se applicabile, creare e gestire i passaporti digitali per i prodotti.
  • implementare sistemi di monitoraggio e audit interni per garantire la conformità continua;
  • formazione del personale per assicurarsi che il personale coinvolto conosca le procedure e i requisiti del CPR;
  • se necessario, coinvolgere enti di certificazione per verificare la conformità;
  • rimandare periodicamente la conformità alla luce di eventuali modifiche normative o nuove disposizioni.

Il nuovo Regolamento Europeo sui Prodotti da Costruzione (CPR) 2024 consta di 10 allegati che forniscono dettagli specifici su vari aspetti dei prodotti da costruzione, come requisiti di base, caratteristiche essenziali ambientali e marcatura CE.

Le novità sono tali e tante che, per semplicità di lettura, abbiamo cercato di riassumerle brevemente:

  • L’Annex I nel contesto del Regolamento è un documento importante che fornisce dettagli specifici sui requisiti di base per le opere di costruzione. Questi requisiti costituiscono la base per la redazione delle norme armonizzate e degli EAD (European Assessment Documents) le specifiche tecniche armonizzate per i prodotti da costruzione. L’Annex I spiega in dettaglio ciascun requisito, contribuendo a garantire la sicurezza, la qualità e la conformità dei prodotti da costruzione nell’Unione Europea.
  • L’Annex II stabilisce quali sono per tutti i prodotti da costruzione le 19 caratteristiche essenziali ambientali valide da dichiarare, obbligatoriamente o volontariamente. Alcune di queste caratteristiche includono:
  • Efficienza energetica: Riguarda il consumo di energia durante l’intero ciclo di vita del prodotto.
  • Emissioni di sostanze inquinanti: Valuta le emissioni di sostanze nocive nell’ambiente.
  • Impatto ambientale dei materiali: Considera l’origine, la produzione e lo smaltimento dei materiali utilizzati.
  • Durabilità e resistenza: Valuta la longevità e la capacità del prodotto di resistere all’usura e agli agenti atmosferici.
  • Riciclabilità: Indica la facilità con cui il prodotto può essere riciclato o riutilizzato.
  • L’Annex III definisce in generale i requisiti dei prodotti da costruzione, ponendo l’accento sul fatto che ogni aspetto debba essere considerato rispetto all’intero ciclo di vita del prodotto. Questo approccio olistico mira a garantire che i prodotti soddisfino standard di qualità, sicurezza e sostenibilità lungo tutto il loro utilizzo, dalla produzione all’uso e alla fine della vita utile.

I requisiti riguardano la sicurezza, perché i prodotti devono essere progettati e realizzati in modo da non mettere a repentaglio la sicurezza delle persone, degli animali domestici o dei beni; la salute, con l’uso di materiali non nocivi; la durabilità, perché i prodotti devono resistere all’usura e durare nel tempo; l’efficienza energetica dei prodotti; l’impatto ambientale dei materiali e della produzione ed infine si valutano gli aspetti economici legati all’utilizzo dei prodotti.

L’Annex V riporta i contenuti della vecchia Dichiarazione di Prestazione (DOP). Questa dichiarazione è fondamentale per la conformità dei prodotti da costruzione e include informazioni sulle prestazioni essenziali del prodotto. Ecco alcuni dei punti chiave:

  • il fabbricante deve redigere la dichiarazione di prestazione delle caratteristiche essenziali del prodotto. Questa dichiarazione si basa su test, calcoli, valori tabulati o documentazione descrittiva del prodotto.
  • il fabbricante deve determinare il tipo di prodotto in base ai risultati dei test e alle caratteristiche essenziali. Questo processo è fondamentale per garantire la conformità del prodotto.
  • nel sistema 4, il campionamento è incluso come parte dell’assessment delle prestazioni del prodotto. Il fabbricante deve prendere campioni durante la produzione o presso i propri magazzini.

Altre importanti novità introdotte sono:

  • Permalinks: collegamenti web stabili e persistenti che puntano a contenuti specifici. Nel contesto del CPR, i permalinks potrebbero essere utilizzati per collegare informazioni dettagliate sui prodotti da costruzione, consentendo una tracciabilità accurata e un accesso rapido alle specifiche tecniche.
  • Data Carriers (machine readable): sono dispositivi o supporti che contengono dati leggibili da macchine. Nel contesto del CPR, i dati relativi ai prodotti da costruzione potrebbero essere memorizzati su questi supporti, consentendo una gestione più efficiente e una migliore accessibilità alle informazioni.
  • Construction Product Digital Passport: è un concetto chiave nell’evoluzione digitale del settore delle costruzioni. Si tratta di un documento digitale che contiene informazioni complete e strutturate sui prodotti da costruzione, compresi dettagli tecnici, prestazioni, requisiti di sicurezza e sostenibilità. Questo passaporto digitale facilita la tracciabilità, la condivisione di dati e la gestione dei prodotti lungo tutto il loro ciclo di vita. Il sistema dovrà funzionare anche in caso di insolvenza, fallimento, liquidazione, cessazione di attività degli operatori economici, accessibile per 25 anni dopo l’ultima messa a disposizione del mercato di un determinato prodotto, considerando anche la necessità/possibilità di riuso e di fabbricare di nuovo i prodotti. Il Passaporto Digitale sarà obbligatorio a partire da 18 mesi dopo l’entrata in vigore dell’apposito atto delegato e dovrà essere raggiungibile tramite uno o più Data Carriers (codice a barre, QR-Code o altro sistema machine readable), essere accessibile attraverso mezzi digitali (computer, smartphone, tablet, …), sempre attraverso il Data Carrier riportato sull’etichetta di marcatura CE. Infine, dovrà corrispondere univocamente al prodotto-tipo cui si riferisce ed essere liberamente e gratuitamente accessibile da parte di tutti gli operatori economici, clienti, utilizzatori del prodotto ed autorità, per periodi di tempo definiti e congrui (10 e 25 anni), con diversi livelli di accesso per lettura, scrittura, aggiornamento.
  • L’Annex VI del Regolamento non riporta direttamente le procedure per richiedere un European Technical Assessment (ETA). Tuttavia, il CPR stabilisce che il fabbricante è responsabile di determinare il tipo di prodotto e di richiedere un ETA per i prodotti che desidera commercializzare. Le procedure specifiche per richiedere un ETA sono gestite attraverso organismi notificati (NB) e laboratori di prova, che valutano le prestazioni dei prodotti e rilasciano le relative dichiarazioni di prestazione. Questo processo è essenziale per garantire la conformità dei prodotti da costruzione alle norme europee.
  • L’Annex VII rappresenta l’elenco delle famiglie di prodotti da costruzione.

L’Allegato XI include la tabella di correlazione tra gli articoli del Regolamento 305/2011 (il precedente regolamento) e quelli del nuovo CPR. Questa tabella fornisce un collegamento diretto tra le disposizioni dei due regolamenti, consentendo una migliore comprensione delle modifiche e delle nuove norme introdotte.

LA REDAZIONE

Condividi questo post sui social